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Si, vabbè… avete ragione

Trasformare un Blog, che teoricamente dovrebbe essere non dico quotidiano, ma per lo meno voce dei pensieri ed idee del momento, quindi abbastanza frequente, in un mensile non è proprio l’ideale…
La scusa che la pensione crea questo effetto di scollamento del tempo che passa non va bene.
Non va bene perchè significa che i giorni non hanno più un impronta specifica, che ogni giorno ha delle piccole differenze che sono così piccole da non essere registrate come tali e quindi perse.
D’altronde si arriva ad un punto in cui tutto ciò emerge e si sente la necessità di fare il “qualcosa” che differenzia la giornata, che dia un segno, un’impronta e allora , come un accumulatore compulsivo, si affastellano le idee e tutti quei supporti che servono (teoricamente) per metterle in pratica.
Esempio: tastiera per ricominciare a suonare, oppure mazze da golf per riprendere a giocare, o anche tutta l’aggeggistica che serve per rimettersi a trasmettere per radio (ora in streaming)…
La tastiera, più per una scomodità logistica la uso poco, ripromettendomi che quando riordinerò lo studio, sarà in pole position…
Le mazze da golf sono da poco tornate a fare il loro lavoro, anche se su due secchielli da 50 palline, quelle uscite correttamente dalla piazzola sono il 10%. Le altre sono andate un pò qua , un pò la, un pò a destra e un pò mancate proprio (le prime).
La radio è quasi pronta: mixer, microfono e cuffia, pad per generare musiche ed effetti ci sono. Manca il collegamento per il quale occorre qualcuno che lo instradi correttamente e poi si tornerà a sentire il Gianparlo trent’anni dopo.
Quindi, promitto repromitto e iuro, oltre a reggere l’infinito futuro, anche il blog riprenderà vita.
Parola di lupetto.

Giorni Strani

Anche se il titolo corretto dovrebbe essere
“il giorno del marmottumarell”…
Una sequenza di giorni uguali, che anche quando uno tenta di farli diversi, tornano ad allinearsi con i precedenti.
In realtà, originariamente, il tentativo del pensiunàa era quello di creare una routine sulle cose principali. In modo che il resto del tempo lo si poteva usare per cose nuove o comunque fuori dalla sequenza iniziale.
Si. Come no… Alla fine rimane la sequenza e buonanotte al secchio. Perché, nascosta dietro l’angolo delle (minime) difficoltà, c’è la pigrizia che genera velocissima una o più scuse, perdendo il momento buono e facendo slittare la decisione nel : “..ma ormai è tardi , non facciamo a tempo…”!
Esempio? Da quando sono in pensione ho preso: una tastiera da 88 tasti pesati per ricominciare a suonare il pianoforte, abbandonato una trentina di anni fa.
Mi hanno regalato una sacca da golf per reiniziare a giocare.
Mi sono comprato all’asta su EBay due telecamere che usavo quando noi registi giravamo i ritiri delle squadre di calcio per i posticipi. Secondo voi, ho cominciato a usarli seriamente?
Il pianoforte lo strimpello, mi metto a fare le scale per esercitarmi e leggo qualche nota da spartito ma per il resto sono abbastanza fermino. Il risultato per ora non è quello voluto (eufemisimo).
La sacca da golf è lì che mi guarda in attesa del ritorno di un clima più civile e meno freddino, nel frattempo gioco a golf con Oculus…
Le due telecamere sono nelle rispettive borse: le spolvero, le faccio girare un pò e aspetto l’occasione buona per girare qualcosa. Meglio: aspetto un’idea per poter trovare l’occasione buona da girare!
Nel frattempo, mentre (non) succede tutto questo, aspetto i risultati della ristrutturazione della casa di mia mamma, che dovrebbero essere più o meno a metà dell’opera. Anche qui, più o meno. Il giorno della mormottumarell prosegue…