Cominciata molto prima dell’alba, quando la mia vicina di casa del piano di sopra, alle ore 03 antimeridiane pensa di rientrare (e fin qui niente di male, è single e giustamente fa quel che gli pare) a casa. Primo lato negativo della cosa: tacco dodici o simile con il quale si fa tutte le scale e una volta entrata a casa sua continua ad usare. Nonostante questo, avendo un discreto sonno duro, non succede niente. Qui subentra il secondo lato negativo: Mou, il mio cagnolone dal sonno molto meno profondo, si sveglia di soprassalto e tira una serie di abbaiate storiche per volume e intensità… ad un metro dalle mie orecchie. Risultato, passo dal sogno all’incubo con tachicardia da spavento. Nel frattempo la mia nottambula vicina continua a tacchettare allegramente per casa ed io per un’ora e mezza buona non ripiglio sonno fino all’alba. Questo l’inizio. La passeggiata mattiniera con cane passa tranquillamente senza particolari problemi. Vado in ufficio dove sapevo (povero illuso) che ci sarebbe stato un pomeriggio di routine senza particolari difficoltà, e lì altra sorpresa. Scopro che quello che doveva essere il programma più lineare e piatto del palinsesto diventa, come per la sveglia notturna, un incubo, con palleggio di responsabilità e motivazioni fumosissime. La colpa in questi casi non è mai di qualcuno, sono decisioni prese da Lui (rigorosamente con la maiuscola), il quale non si sa mai chi sia, quasi che sia bestemmia nominarne il nome invano. Comunque, alla faccia di tutti, passo indenne il fattaccio e me ne torno a casina, dalla mia famiglia, cane compreso…