Quando si dice non essersi seduti un momento, è un falso vero (o un vero falso). Perché svegliarsi alle sei e portare fuori con le prime luci dell’alba (bellissime, tra l’altro) Mou a fare i suoi bisogni a tempo di record, per poi ritrovarsi con Martina per andare al Pronto Soccorso di Vimercate per un’otite acuta e lì passare almeno tre ore, che non è sicuramente un record, anzi, abbastanza veloci, seduti lo siamo stati. Tra una sala d’attesa e l’altra… Finito il tutto, si torna a casa con un plico di diagnosi e ricette mediche, si rimette la pettorina a Mou che si fa un altro giro sino alla farmacia dove noi facciamo il pieno di medicine e lui di coccole da parte dei farmacisti e si torna a casa per fare da mangiare e poi consumarlo. Finito? Nooo… Poi accompagno Martina fino a casa dove a prendersi le coccole sono Olivia e Spike, i cani di mia figlia ed io un’altro caffè. Una mezz’oretta tra giochi con i cani e chiacchiere e riparto per andare a Milano a trovare mio fratello Gianugo che non vedo da più di una settimana. Benino, anche se ultimamente non accetta più molto volentieri il suo fisioterapista ma di fasi così ne ho già viste altre… Terminata anche questa visita risalgo in macchina e torno a casa con il solito traffico milanese che grazie al sindaco Sala ora si concentra più verso l’esterno della città, dando dimostrazione che l’area B/C è il solo vero fumo (negli occhi) dei lombardi. A casa ci si riposa? Noooo, si porta per l’ultimo giretto , fuori Mou e a seguire, lista della spesa e visita al Gigante, tornando praticamente in contemporanea con mia moglie che rientra dall’ufficio, carico di borse cartoni di bottiglie. A questo punto, ultimi punti della routine quotidiana, apparecchiare, preparare il tutto e cenare… Direi che non mi posso lamentare per oggi…