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ogni mese ha la sua filosofia…

Per gentile concessione di C.M.Schultz…

… e Luglio, insieme ad Agosto, ho idea che la condividano…
La battuta di Snoopy è la quintessenza dei mesi estivi, soprattutto se, come me e tanti altri, stai “bruciando” dei giorni di ferie come ha richiesto la tua azienda e non per goderteli veramente in qualche posto. E’ vero che sono comunque giorni di riposo, però lo sono a metà.
Poi, come succede da quasi trent’anni in questa azienda con le varie denominazioni e proprietà, ogni tanto arriva (rigorosamente in questi mesi estivi) qualche warning, qualche avvisaglia di pericolo. Negli anni passati ci sono stati i vari passaggi di proprietà, prima ancora i dubbi sul proseguimento dell’attività, e questo sin dalla nascita di Tele+ con padre Mediaset e madre Capodistria-Koper… Quindi sono molto filosofo, come Snoopy insegna, se siamo sopravvissuti a tutto questo, dovremmo farlo anche questo giro, visto che una multinazionale come ComCast Universal non ti compra solo per divertimento…
Infatti imparo da ieri, vivo l’oggi, guardo al domani e …riposo questo pomeriggio. L’ora migliore per i pisolini, persiane accostate, finestre aperte per creare un pò di corrente d’aria, ventilatori che girano pigramente e divano occupato per il lungo… dopo, passata l’ora del caldone, si può tornare a vivere oggi e guardare il domani… Ricordandosi sempre che anche domani ha un pomeriggio per riposare.
Oltre al fatto di sapere cosa ci riserverà il futuro…

Oggi parliamo (scriviamo)di basket…

Il mio vecchio blog  si intitolava così…

Oggi un ritorno alle origini… Per chi mi conosce, non è una novità che parli o scriva di basket: fino all’anno passato questo sport occupava l’80% del mio lavoro e dei miei interessi extra familiari. Poi scelte aziendali non hanno consentito un proseguimento con questi ritmi. Ora, una partita ogni mese e mezzo circa e solo della Nazionale fino alla qualifica dei mondiali. Poi si vedrà. Magari col passaggio della maggioranza azionaria a ComCast cambieranno le scelte, ma per ora la situazione e questa. Anyway, trattiamo di basket giocato: stasera c’è stata quella che per diverse stagioni era diventata una partita di cartello, Sassari contro Milano. La teoria (ma anche i numeri) spiega che nel campionato attuale si gioca solo per il secondo posto, che Milano ha un altro passo e peso, che il budget ecc. ecc. E da appassionato di basket, vedo che purtroppo è così. Perché se c’è una sola squadra cala inevitabilmente l’interesse, gli sponsor non investono più volentieri e il loop negativo porta solo più in basso. Oggi c’è stato un quasi miracolo: forza forse della Sardegna che supporta la sua unica squadra di serie A, forse il gran lavoro di motivazione da parte di Coach Esposito, forse semplicemente la voglia di battere qualcuno più grosso e forte di te , ma quasi ci riuscivano. Paradossalmente, pur essendo tifoso da sempre dell’Olimpia, mi è quasi ( ho scritto quasi…) dispiaciuto. Non diciamo quella bischerata da cronisti del tipo “… peccato che non c’è il pareggio… “.Il pareggio non ci dovrebbe essere in nessuno sport: si compete per vincere. De Coubertin avesse allenato una qualsiasi squadra di qualsiasi sport si sarebbe rimangiato le sue affermazioni. Che nella competizione ci debba essere correttezza e fair play, certo, ma la competizione resta. Magari perdo e riconosco che l’altro è stato migliore di me, ma ci ho provato fino all’ultimo. L’importante è partecipare va messa alla stessa stregua del denaro che non fa la felicità: mezze verità che non dichiarano l’altra metà delle affermazioni. Se partecipo, lo faccio per vincere. Certo che se non partecipo non lo posso neanche tentare. Così come la storia del denaro: senza è molto, ma molto più difficile essere felici. Non ho detto impossibile attenzione, ma sicuramente se non hai problemi di sopravvivenza, sei sicuramente più sereno (che è un gradino più vicino alla felicità)… Tornando al basket, supplementari e vittoria di un punto per Milano. E mi sono molto divertito. Questo è l’importante.