Ogni volta che mi capita di parlare con qualcuno e di dirgli che sono in pensione, la reazione, 99,9% è sempre del tipo : beato te, cosa darei per esserci ecc. E invece , per quanto non avere più obblighi verso il proprio datore di lavoro sia sicuramente una bella cosa, se non ti organizzi il tempo non è così.
Il cazzeggio è sicuramente, nei tempi brevi , divertente e addirittura entusiasmante. Però deve essere una finestra all’interno di una riorganizzazione successiva del tempo. Amplificare insomma quelli che prima erano degli hobby che raramente riuscivi a fare continuativamente.
Oppure scavare nelle cose che in passato ti sarebbe piaciuto provare a fare, e scoprire se era solo un sogno oppure no. Il guaio è quando ne hai troppi di desideri e a quel punto devi esser bravo a capire quali scegliere e quali scartare.
Poi c’è un altro modo di affrontare la cosa, quello pratico e cioè reinventarsi un’occupazione, un lavoro. Insomma monetizzare la cosa. Ovvio che tutto questo dipende anche dall’energia che uno ha ancora e la voglia di rimettersi in gioco. Se c’è , per me è la scelta migliore. Ti fa sentire utile, vivo e poi qualche soldino da aggiungere a quelli dati da papà Inps non guastano… Io sto facendo quello che avevo fatto all’inizio dell’università : dare subito quegli esami che combinazione appartenevano al piano di studi dell’ultimo anno delle superiori. In questo caso fare part time qualche regia di eventi, sportivi e non.
Il fatto che possa essere una buona scelta lo dirà il mio prossimo 730 …
Giancarlo Fercioni
Libero Pensionista @