Prendo in prestito questa formula diventata anche un titolo di libro di Flavio Tranquillo, per sottolineare un’altra “giornatina da ‘gnente”… Pensavo che più pesante della maratona in occasione degli studi di Champions ci fosse poco o nulla e invece mi sbagliavo. Il giorno dopo è molto peggio. Perchè hai nelle ossa la sfacchinata con rientro notturno e il poco sonno dovuto alla sveglia che non si cura del fatto che sei andato a dormire poco prima. e questo è l’inizio. Poi c’è la passeggiata con Mou, oggi nel primo freddo veramente invernale della stagione, che tutto sommato rimane la parte più rilassante e rilassata del giorno. A seguire tutte quelle commissioni che se non fai in quel ritaglio di tempo probabilmente non riesci a fare più. In cauda venenum, il lavoro che doveva essere piena routine e invece assomiglia sempre più ad una gara di corsa campestre fatta da un sessantaduenne fuori allenamento (…appunto). Riunioni, giochini delle tre carte per evitare rotture, e quindi scarico rogne sui presenti e a seguire scartoffie che ti fanno uscire in orari in cui la tangenziale sembra un muro di lamiera immobile. 27 chilometri fatti in un ora e un quarto: forse in bici ci mettevo di meno…