Ti sei appena fatto un paio di chilometri nel fresco umido (più umido che fresco) del sottobosco più qualche tratto a sole pieno (ore 8.30 a.M già 27°), cominci a dubitare di aver fatto la scelta giusta per la passeggiata con Mou quando vedi questi due signori. Anzi no, vedi questa coppia: lui over settanta e lei più o meno la stessa età nonostante la tintura bionda. Per mano. Come due fidanzatini quattordicenni (ai miei tempi, adesso non so…), tenerissimi. Tra l’altro, con tanta voglia di stare insieme sempre, perché con la temperatura che c’è in questi giorni bisogna proprio volersi bene per uscire così…
Ti riappacifica col mondo, quello delle sportellate social, politiche e non che siano. Quello degli insulti, colti o sgrammaticati , quello dell’incapacità di discutere in modo normale, sereno, faccia a faccia e di chiuderla lì quando si ha finito.
Per fortuna che trovi ancora queste persone, altri che stanno seduti nell’erba all’ombra a leggere e a guardarsi in giro, ascoltando i suoni che riempiono il silenzio del Parco, versi diversi, cornacchie, anatre, le raffiche non di Di Marzio ma dei picchi, animale invisibile se ce n’è uno. E poi alzi gli occhi e scopri che sei osservato da uno scoiattolo che cerca di capire se ci può rimediare qualche cosa…
E’ quasi impossibile scrivere d’altro che non sia il caldo che ci avvolge in queste ore: già tanto che si riesca ad osservare qualcosa, e sopratutto è altrettanto importante che ci siano delle cose che meritano di essere commentate… e vissute.