Continuo a saccheggiare il mio vecchio Blog, trovato su una memoria esterna: questo mi sembra adatto al periodo e mi ha emozionato…
Non so, ad essere sincero. Forse è l’umore che mi frega.
Normalmente vivo questo periodo con un misto di serenità, malinconia e spirito natalizio, mentre adesso è un arruffamento di emozioni in ordine sparso. Momenti di acidità misti a tentativi di rimettermi in carreggiata natalizia. Poca voglia di fare molte cose e molta voglia di fare cose minime che ovviamente non riesco a fare e questo arruffa, si che arruffa…
Avrei voglia di condividere questo Natale con tante persone che non sono più qui, sentirne il calore, le voci, l’affetto.
Riavvolgere il nastro della vita per un giorno e stare vicini, chiedere consigli, quelli che per orgoglio e presunzione giovanile non ho mai chiesto. Dire a mio papà che, nonostante il suo suggerimento le unghie continuo a tagliarmele tonde e non squadrate, così come, seguendo il suo esempio di reduce dalla ritirata di Russia, cerco di mantenere l’igiene appena possibile e sopratutto di vedere le cose dalla prospettiva giusta, mai troppo seria. Dire a mia mamma, abbracciandola, che io sono orgoglioso di aver avuto lei come madre, capace di tirare su due ingenui come il sottoscritto e mio fratello, quasi da sola, dopo la scomparsa di papà, e che avrei voluto darle di più in tutto…
Ai miei zii Romano e Guido, grazie per avermi insegnato le cose che non avevo imparato dai miei genitori comunque importanti e comunque fondamentali. A zia Renata per essere stata sufficientemente formichina da lasciare ai tuoi nipoti qualcosa, che ognuno di noi ha potuto investire in ciò che pensavamo importante.
E a tutti i miei cari di avermi insegnato a non prendere le cose sempre sul serio, cercandone sempre il lato buono e possibilmente divertente, perchè non ha senso farsi più del male di quello che già subiamo.