E’ veramente un mazzo di carte la vita: peschi e puoi trovare o il Jolly o il 2 di picche e non ci puoi fare nulla. Inoltre certe giornate ti creano anche l’ambiente adatto per pescare male: oggi grigio, piovigginoso, arietta freddina per la stagione, per condire il tutto… Poi vieni a sapere che una tua vicina, una persona carina, con una figlia dodicenne, amica amica del tuo cane, sta facendo dentro e fuori dalle strutture sanitarie senza capire cosa possa avere la bambina. Lo so che non ci si può fare molto sino a quando i medici ci capiranno qualcosa, e anche non serve prendersela con qualcuno per l’ingiustizia di questi fatti. Però, quando si tratta di creature indifese è ancora più ingiusto, stante il fatto che non ci sono meriti o colpe, ma solo il fatto che accade, e così come succede, speri che chi di dovere capisca di che si tratta e curi. Oggi ero partito con l’idea di scrivere tutt’altro, ma questo fatto ha ribaltato tutto. Per chi non crede, è la vita, per chi crede è il libero arbitrio, il karma o altro ancora. Di una cosa sono certo: non c’è nessuna volontà esterna nei fatti buoni o meno della vita, ci deve essere invece la capacità e la volontà di affrontare le cose che succedono, di essere onesti e giusti verso gli altri, sperando nella reciprocità altrui. Scusate, oggi è così. non è colpa di nessuno ma il dispiacere c’è e, come ho scritto, va affrontato nel modo migliore, sempre sperando che il due di picche odierno venga sostituito domani in una carta migliore.
Ad maiora.