Basta poco, vedi… Che so, un giorno senza zanzare, senza caldo asfissiante, con un po’ di brezza, con del verde attorno , poca gente tranquilla, cani, scoiattoli e poco polline per l’allergia.
Come? Mi accontento di poco? Certo! Mancano 13 giorni al mio ingresso ufficiale nell’umarellworld, un mese al matrimonio della mia bambina, una quarantina di giorni all’unica settimana di ferie prima di riorganizzarmi come libero pensionista e poi si vedrà. Un passaggio epocale per chiunque, sicuramente da vivere nel modo giusto, da affrontare nel migliore dei modi, che al momento, non so ancora quale sia. Certo che le giornate come oggi ti aiutano a metterti nell’ordine di idee giuste. Così come se invece fosse stata di quelle caldissime o piovose o grigie, anche l’umore sarebbe stato più facilmente orientato su quest’ultimo colore…
Vuoi dire che sono meteoropatico? Appena appena si, anche se cerco di farmi forza e di evitare di cascarci dentro mani e piedi, un po’ come per l’affare dell’ipocondria che mi tiene compagnia da una ventina d’anni. Anche lì vale il discorso dei saggi che dicono : bisogna aver paura, poi vincerla. Applicandolo a tutti i problemi che ci portiamo dietro si riesce a far qualcosa di buono…
La mia fonte d’ispirazione (e di espirazione, per fortuna…) accesa e in base a cosa mi propone verranno idee… Per chi non ha letto altri post di questo blog, la suddetta fonte è un vecchissimo iPod da 100 Giga , stracarico di musica mia e di mia figlia montato su una cassa JBL . Accendo l’alimentazione, schiaccio il pulsante random e si parte: la coda di un disco della Love Unlimited Orchestra , quella di Barry White comincia per poi passare a Love’s Theme: ottimo. Oggi caldo da Lucifero, la nuova altissima pressione africana che sta massacrando tutta l’area mediterranea, quindi le mie pale da soffitto fanno il loro, appena appena. Direte è un post o un meteo? No, sto girando attorno all’argomento che è comunque verte sul tema della fine del lavoro per Sky ( per lo meno, da dipendente, poi si vedrà..) e sul che cosa fare da pensionato. Neanche a fare apposta il cantiere di fianco a casa mia è praticamente terminato e quindi anche l’attività di umarell risulta difficoltosa. La cagnolotta 2, Sky, si è quasi perfettamente integrata sia con la famiglia che con il fratellone Mou, che dotato di una pazienza da Giobbe, le lascia fare e disfare quello che vuole, facendosi rubare cucce, divani, tappetini e quant’altro. Quindi anche da questo punto di vista l’attività è entrata in piena routine… E allora? Allora si deve accendere la lampadina, l’idea deve venir fuori. Potrei tirar fuori dalla custodia che è ancora intonsa, il drone che mi ha regalato a Natale mia figlia e che non ho ancora avuto il coraggio di provare e vedere se sono in grado almeno di farlo partire. Oppure tirar fuori la telecamera pro (frutto di trattative serrate su Ebay) e giocarci un pò. Ora l’Ipod ha tirato fuori un Grease che mi ricorda più che altro i villaggi turistici, che nei programmi di animazione mettono quasi sempre nel repertorio Olivia Newton John e John Travolta nel film icona degli anni’70, quasi ’80. Finite le Olimpiadi, con l’arrivo in aeroporto di Jacobs, vediamo cosa tireranno fuori dal cilindro le televisioni. Un tempo, prima del balzo tecnologico in avanti dei mille canali satellitari, l’estate era il momento dei repliconi, del meglio di, delle varie “issima”. Programmi che quando facevo ancora l’assistente alla regia, smontavamo e rimontavamo con qualche fegatello per cucirli insieme e dare una certa impressione di novità. Poi capitavano (raramente), programmi nuovi legati ad eventi che costringevano gli autori a fare qualcosa di nuovo. E qui mi viene in mente Emilio’90, in coda al meraviglioso Emilio, sulla falsariga di quest’ultimo che raccontava a modo suo i mondiali di Italia’90, con quasi tutti i protagonisti della redazione più comica della tv. Mi rendo conto di avere parlato di tutto e di niente… Prometto che la prossima sarà densissima di contenuti
Bisogna ricominciare piano, veramente piano. Sopratutto quando si sta per affrontare un periodo nuovo, forzatamente nuovo. E non è detto che sia per forza bello in tutto e per tutto…
Tra le poche righe precedenti e queste, sono passati più di un mese e mezzo… più slowly di così! In questo periodo , sempre con rischio Covid 19, sono accadute diverse : ho avuto la notizia di essere praticamente già pensionato e non isopensionato, e di conseguenza sono immerso nelle scartoffie che una situazione del genere provoca. Poi , di conseguenza c’è ogni tipo di emozione annessa e connessa. Il sapere di poterti gestire il tempo come vuoi (compatibilmente con impegni familiari) fa a sportellate con il fatto di abbandonare il luogo dove da trent’anni lavoro continuativamente. E non è un conflitto da poco… Poi c’è il pensiero di come impegnare il tempo, visto che la pensione sarà dignitosa ma sicuramente non consentirà di farsi mesi di vacanze alle Maldive o simili. E poi c’è la mezza (forse più che mezza) idea di rimanere nei dintorni del mio lavoro precedente, magari da collaboratore e qui scatta la vexata quaestio: come fare, in che modo, con quale formula fiscale? E allora chiedi a destra e a manca, il che provoca un groviglio di domande senza risposte precise… A stare fermo rischio la letargia: sto passando più tempo sul divano (anche grazie alle Olimpiadi) che i miei cani. Ding! I miei cani? Ma non era uno? Mou? Nel periodo di astinenza da Blog è successo anche questo: mi sono deciso ad andare presso un rifugio e, dopo un mese abbondante di affiancamento, portarmi a casa una meravigliosa cagnolotta di quattro anni, simil lupetta di nome Sky. Eh che fantasia nel nome… No, era già il suo, e l’ho preso per un segno del destino… Paurosissima, ma poco alla volta stiamo facendole passare una paura alla volta. Siamo già a buon punto perchè si è impossessata di quasi tutti i posticini di Mou, il quale sta dimostrando una pazienza totale con la nuova arrivata.