Oggi, in una pausa tra una email e l’altra, una telefonata e quella successiva, qualche messaggino e WhatsAppate di lavoro e non, mi sono fermato a vedere sul canale Nba il vecchio speciale su Kobe Bryant: un’alternanza di interviste, clip storiche, foto strepitose e via descrivendo. Lì ho avuto la conferma che puoi essere il più forte giocatore del momento, oppure il più bravo personaggio televisivo o il migliore politico sulla piazza, ma se non hai la faccia “giusta”, fai molta, molta fatica ad essere famoso. E non è neanche la bellezza, perché ci sono attrici, conduttrici televisive, donne meravigliose ma che non “bucano” il video. Non mi metto a fare nomi perché una buona parte di questi personaggi sono (o sono stati) colleghi e colleghe, ma si contano sulla dita di una mano quelle e quelli che passano dall’altra parte dello schermo (televisivo o cinematografico che sia). Facendo esempi lontani e nonostante l’abilità dei producers e Directors di Nba Entertainments, nelle ultime generazioni di giocatori, si fa molta fatica a trovare il personaggio a 360°. Anche negli incredibili Golden State Warriors , uno che poteva avere la faccia (le capacità di gioco non le cito nemmeno) come Steph Curry , non è riuscito a convincere. LeBron è la perfetta incompiuta, giocatore pazzesco, forse il più immarcabile di sempre ma con un’immagine che non ha mai convinto completamente. Io rimango ancora con Kobe e con MJ e con i tanti fuoriclasse precedenti, se si parla di basket. Se si parla di televisione e di politica… meglio lasciar perdere perché non ho soldi per un avvocato …
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