Oggi giornata di riposo (dal lavoro) e di lavoro (nonostante il riposo)…
Il termine “lavoro”, inteso come fatica… Beh, quello l’ho fatto raramente e, vi garantisco, che non vivo di rendita. Solo che ho avuto la fortuna di fare quasi sempre cose che mi piaceva fare e quelle non le considero lavoro.
Fortuna? Assolutamente si. Poi arrivi a casa e fai tutte quelle cose che ti piacerebbe facesse invece qualcun’altro: intendiamoci, routine quotidiana, che però ti impedisce di fare altro di più piacevole o comunque che in quel particolare momento avresti voluto fare. Per esempio, la passeggiata con Mou, il mio cane, è una cosa che (giornate di pioggia a parte) amo fare. Oggi, giornata baciata durante la mattina da sole e una temperatura finalmente adeguata alla stagione, in particolare abbiamo girellato per una buona fetta nell’enormità del Parco di Monza, arrivando fino ai Giardini della Villa Reale, vera oasi dove puoi fare incontri come quello inquadrato nella foto. Scoiattolo probabilmente frutto di una scappatella tra uno scoiattolo rosso (razza endemica) e una grigia ,frutto di un genio che ha abbandonato la razza tipica dell’America e venduta nei negozi di animali nel parco, generando un bel conflitto tra le due razze. Conflitto che stanno vincendo quelli d’importazione, più forti e grossi rispetto ai nostrani… Un pò come le tartarughe d’acqua che popolano laghetti e rogge, figlie, nipote e pronipoti di quelle abbandonate da qualcuno che per pulirsi casa e coscienza ha pensato di portarle lì, senza pensare al fatto che l’ecosistema di queste parti non è propriamente l’ideale e che se inserisci “novità” ambientali, incasini tutto il resto… Per fortuna che i quasi 700 ettari del Parco per ora lasciano spazio a tante specie: alla mattina presto si possono incontrare Aironi Grigi, anatre mandarine, lepri e conigli, invisibili (ma rumorosissimi) picchi, cavalli, runners, bikers, quelli del nordic walking e poi ci siamo noi con i nostri amici a quattro zampe…