A corrente alternata…

ba-ba-ba-basketto

Non sono ancora in formissima, questa nuova influenza si rivela tignosa e insistente come una rivista di gossip o le affermazioni di certi politici. Pensi di essere a posto, poi si riaffaccia il malessere, il fastidio, le chiamate in fondo a destra (o la prima a sinistra, per non fare torto a nessuno, sempre di cessi di tratta…) e sei da capo. Un altro effetto è quello che ti spegne la voglia di fare. Hai cento e una piccole cose che hai messo in lista e ti perdi dietro altre cento, vorresti finire quella tal cosa che hai lasciato a metà qualche tempo fa e ti lasci distrarre da altre di cui ti interessa poco o niente. Per esempio e per rimanere in tema: volevo sistemare l’impaginazione di questo blog e mi sono perso a riordinare qualche fotografia delle centinaia di migliaia che ho in memoria. Riesco persino ( e qui chi mi conosce bene comincia a preoccuparsi) a dimenticarmi che gioca la mia squadra di basket del cuore oppure ne sbaglio (sempre dopo) gli orari… Bisogno di riposo? No, bisogno di lavoro, quello vero, quello che ti fa tornare a casa per dire “…finalmente posso riposarmi”, ma prima ti impegna, ti fa lavorare fisico e cervello, ti impegna, non ti lascia margini per il pazzeggio. Le aree di cazzeggio sono come quelle di parcheggio, non sai mai chi ci trovi e che intenzioni abbia…

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