Non cosmico, ma quasi…

Mi riferisco al vuoto… ma non fisico. Quello che ogni tanto ti rendi conto di avere fuori e dentro. Quando hai la sensazione che non ci sia nulla di significativo nelle cose che vedi, che ti capitano e che affronti. Spesso la routine non ti aiuta ad uscirne, ma, in realtà penso sia solo una cosa di testa, un pò come quando sei stanco e stressato al punto che non ti sembra ci sia un bandolo della matassa da prendere e seguire per uscire dal labirinto. L’ importante forse è immediatamente occuparti di qualcosa, riempire gli spazi, seguire i puntini numerati, alla fine il disegno si compone e capisci che in realtà stai facendo qualcosa. Da quel punto sei tornato in carreggiata e puoi continuare… La foto di questa nota è una vecchia icona del mio primo sito ( roba di più di un decennio fa) che, molto iconograficamente, raccontava gli argomenti : le riprese televisive, il basket & me (e famiglia). Adesso gli argomenti sono spalmati su più siti:

Storia della famiglia e basket su www.fercioni.com

Storia mia e blog sia su www.fercioni.it che su www.giancarlofercioni.it

Nel primo c’è sopratutto la storia della famiglia dal 1848, anno di nascita di Giuseppe Fercioni e della famiglia a seguire, con in particolare suo figlio (e mio nonno) Giovanni Tranquillo Fercioni, uno dei più grandi sarti italiani del secolo scorso con una discreta documentazione fotografica di modelli del periodo che va dal 1910 ai primi anni ’60.

Negli altri due (uno è questo) è più mirato sul sottoscritto. In effetti il primo probabilmente verrà integrato da quest’ultimo, essendo parzialmente un doppione…

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